Vincenzo e Michele sono freddi. Andrea Orlando è, invece, caldo.

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Se Vincenzo De Luca e Michele Emiliano sono freddi, di converso, possiamo affermare che Andrea Orlando è caldo. La distinzione tra medium “caldi” e “freddi” non è affatto nuova, è stata coniata da Marshall McLuhan nel suo lavoro più citato “Understanding Media, The Extensions of Man”.

Il medium freddo è quello che include partecipazione, che necessità di un grande contributo da parte di chi ascolta, viceversa, i medium caldi non lasciano molto spazio che il pubblico debba colmare, sono a bassa partecipazione. La distinzione è necessaria se, prendendo sempre a prestito il sociologo canadese, accettiamo l’assunto fondamentale del suo ragionamento: il “mezzo è il messaggio”.

Vincenzo De Luca, a differenza di Emiliano,  non si è candidato alla segreteria del Partito Democratico ma, al pari del suo collega pugliese,  è il primo mezzo di una strategia comunicazione.

De Luca ed Emiliano, come hanno ampiamente dimostrato sia nel corso delle rispettive campagne elettorali alle Regionali del 2015, sia nel corso di questi due anni di attività amministrativa, fondono in sé stessi strategia, contenuto e mezzo.

Emiliano, a dispetto di tanti politici, sui social (mezzo) risponde quasi sempre, al ragazzino che lo rimprovera di non chiudere le scuole o al cittadino maturo che lo attacca per i lavori mai iniziati (strategia), non disdegnando l’uso del dialetto o di immagini affatto ufficiali e poco convenzionali (contenuto).

Il suo messaggio “arriva e spiazza”, non tanto perché sceglie il medium e i tempi giusti ma, perché, è un messaggio di e da Emiliano (il medium).

De Luca, al pari di tanti politici, sui social non risponde quasi mai, ma a differenza di questi, ha elevato a categoria linguistica ufficiale il “deluchese” (mezzo di comunicazione), ovvero un alfabeto semantico volutamente provocatorio, di rottura, derisorio oltre il comune, a tratti denigratorio: dalla Bindi a Di Maio, da Gotor a Cesaro.

Il suo messaggio “arriva e spiazza”,  non tanto perché sceglie il medium e i tempi giusti ma, perché, è un messaggio di e da De Luca (il medium).

Emiliano e De Luca non hanno bisogno di spin doctor, chè sono essi stessi spine dolorosissime nei fianchi degli avversari.

Tra questi due “medium polari”, che in alcune occasioni hanno conteso a Matteo Renzi l’abilità e capacità di dettare l’agenda della comunicazione, si è silenziosamente inserito Andrea Orlando, candidandosi alla segreteria nazionale in contrapposizione a Emiliano e Renzi.

Ma, al pari di tanti politici nostrani, Andrea Orlando rimane un medium caldo:  non favorisce la partecipazione del pubblico, è percepito esclusivamente come un politico di apparato, non incede nella personalizzazione del messaggio, può essere al tempo stesso Ministro della Giustizia, della Pubblica Istruzione o dei Rapporti con il Parlamento senza che i cittadini ne abbiamo memoria. Nella sua biografia non ci sono epic fail di cui arrossire ma, nemmeno, purtroppo, epic win di cui intestarti il risultato.

Il suo messaggio “quando arriva, non lascia segni”, non tanto perché sceglie il medium e i tempi giusti ma, perché, è un messaggio di Orlando.

Foto: ilmattino.it

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