Domenica pomeriggio, ore 14.30, seduto davanti ad un inusuale camino acceso data la ruggente e splendente giornata di sole, mi accingevo, con la tivvu’ sintonizzata su “mezz’ora” di Lucia Annunziata, ad ascoltare la “coppia del momento” Bondi-Repetti! In realtà, la cantilenante e mielosa voce del maschio (?), tanto spingeva la mia mente nell’abbraccio di Morfeo quanto lo stridulo e acuto tono della senatrice mi strappava brutalmente dalle riposanti braccia del Dio del sonno. Tra questo altalenante andare e venire, quel che, però, mi ha fatto rinsavire è stata l’intervistatrice che, dato il suo nome, “annunziava” al pubblico l’esistenza di una “guida” che indicava ai rappresentanti del Partito, lì mal rappresentati, quali erano le “parole” d’ordine ed i temi da affrontare con i media! Il Mattinale è una guida che contiene temi da snocciolare di fronte ai giornalisti! Non di recente nascita, è annoverabile tra quelle intuizioni del Cav. che hanno contribuito a cambiare profondamente il modo di fare politica nel Bel Paese. Da qui è partita la mia riflessione su cosa oggi sia diventata la politica e su cosa siano diventati i politici. Fa specie, lo ammetto sin da subito, sentire che esiste uno strumento dal quale i politici, idealmente concepiti come l’altra parte dei custodi dei più profondi ed incodificabili segreti della comunicazione, possano attingere temi e parole al fine di spingere un ideale messaggio lungo il canal grande dei media! Per chi si fosse sintonizzato solo ora, per chi solo da poco avesse iniziato il cammino della militanza politica, è bene ricordare che la comunicazione da sempre ha giocato un ruolo chiave, sin da quando il primo politico (forse il Messia) ha iniziato a diffondere il suo “programma elettorale”. Tant’è che il “cosa, come e con quali mezzi”, rappresentano i temi che, esperti, presunti tali o improvvisati consulenti della comunicazione, discutono alacremente nel backoffice della politica! Pertanto, il Mattinale, in una visione atomica ed oggettiva dello strumento, non è nulla di nuovo, anzi, è uno dei frutti dell’evoluzione che la comunicazione politica sta registrando. Ma se aumentiamo i gradi del nostro sguardo ed allarghiamo l’orizzonte all’analisi dei caratteri del partito che utilizza lo strumento e delle caratteristiche del suo leader, contemplando allo stesso tempo il liet motiv (“io penso voi agite”) proprio del PDL-FI, allora il Mattinale assume una veste ed una luce diversa ma vecchia! Non è che dall’altra parte le cose siano un pò diverse, nel campo democratico forse non esiste lo “spudorato” strumento che al sorgere del mattino viene diffuso tra gli “adepti”, ma c’è, comunque, un modo di concepire la politica di tipo massonico, dove il tentativo ci escludere i giovani politicanti ritenuti troppo autonomi ed indipendenti, avviene spudoratamente attraverso il cambio, ad onor del vero in maniera poco democratica, delle regole del gioco!
A mio modestissimo ed opinabile parere, la politica ed i politici italiani son cambiati, viviamo un’epoca che “adoro” definire di politica monarchica in cui un piccolo numero di uomini comanda su di una pletora di cortigiani a cui, nei casi più espliciti, gli si dice cosa dire e come farlo assegnandogli, oltretutto, i compitini del giorno sin dal mattino! La politica fatta “all’americana” è ancora da noi una chimera o almeno lo sarà ancora per molto, perché alcune delle tecniche fin ad oggi importate dal paese a stelle e strisce, sono state mal usate dai nostri storici leaders che ne hanno colto solo l’aspetto opportunistico per autorigenerarsi e trasformarsi in personaggi per ogni stagione! Il Mattinale rappresenta, a modo suo, l’emblema di una politica, dove non esiste confronto, in cui il capo e ciò che dice non vanno messi in discussione, tanto meno è possibile esprimere liberamente un proprio giudizio senza essere apostrofati con frasi del tipo “tanto con quella bocca può dire quel che vuole!”. La politica, oggi, si è trasformata in un teatrino dove tanti personaggi in cerca d’autore, ripetono la propria misera, patetica e sterile, parte dai lineamenti e dai contenuti pianificati dagli altri! I partiti, oggi, sembrano più delle caserme di automi che un luogo empatico di incontro e confronto! Come uscirne? Il risultato delle Primarie del PD e la scissione degli Alfaiani-Governativi-Colombi-Scissionisti, sono una delle strade che la nuova politica sta tentando di percorrere.