Matteo Renzi piace più agli avversari politici che agli iscritti del PD. Questa è una delle prime indicazioni dell’effetto Renzi: mai i “civatiani” e i “cuperliani” sono stati così vicini. A parte i simpatizzanti del (probabile) futuro Presidente del Consiglio, all’interno del PD ci sono diversi malumori.
Civati ha sostenuto che alcuni senatori sono a disagio e potrebbero addirittura non votare la fiducia mentre i cuperliani provano già a dettare la linea sulla legge elettorale. Dall’altra parte, invece, Silvio Berlusconi continua ad elogiare Renzi anche pubblicamente mentre Giovanni Galli, consigliere comunale a Firenze, parla di “asse Verdini-Renzi“.
E gli iscritti del Partito Democratico? I “civatiani” qualche giorno fa, hanno protestato contro la “staffetta” tra Renzi e Letta restituendo le tessere elettorali ed la base degli elettori di Cuperlo è in fibrillazione. Un esempi pratico? Le primarie regionali del Partito Democratico sono andate praticamente deserte. Del resto, c’era da aspettarselo: basta farsi un giro sui social network per vedere l’aria che tira. E non ci si riferisce alla trasmissione di LA7.