In nome del popolo, Marine Le Pen vincerà le presidenziali francesi.
Tra poco più di due mesi i francesi sceglieranno il successore di François Hollande. In campo, al momento il socialista Benoit Hamon, vincitore delle primarie di fine gennaio e sul versante opposto troviamo, invece, Marine Le Pen e Emmanuel Macron più l’incognita del vincitore delle primarie del partito repubblicano, François Fillon, azzoppato dallo scandalo sui finanziamenti alla moglie e ai figli.
Il 23 aprile si vota al primo turno e, a dispetto dei sondaggi o dei dati storici, in Francia il vento della rivoluzione lepenista sembra aver trovato nuovo vigore.
Au nom du peuple.
Semplice, efficace, asciutta, è la perfetta sintesi di posizionamento adottata da Marine Le Pen per questa cavalcata elettorale.
In nome del popolo, gli inglesi hanno scelto di abbandonare l’Unione Europea.
In nome del popolo, gli americani hanno eletto Donald Trump 45mo Presidente degli Stati Uniti di America.
In nome del popolo, gli italiani hanno sonoramente bocciato la riforma costituzionale del governo Renzi.
Le democrazie occidentali, per ragioni molteplici e interdipendenti, vivono una costante erosione di fiducia verso la classe politica: chi si presenta alle elezioni con il fardello della responsabilità di governo difficilmente riesce a vincerle. L’elettorato, moderato o meno, maturo o non, a prescindere dalla latitudine, sembra sempre più orientato a rompere gli equilibri, convinto non tanto di migliorare il proprio status ma spinto a lanciare inequivocabili segnali di un diffuso e radicato malessere. La società digitale ha divaricato, in pochi anni, quelle distanze tra ricchezze e povertà, opportunità e svantaggi che negli ultimi sessant’anni erano state faticosamente accorciate.
In nome del popolo, Le Pen vincerà le presidenziali francesi.
In nome del popolo, che solo nelle precedenti elezioni sarebbe stato un claim banale, privo di forza, con una bassissima emotività inclusiva, diventa oggi il collante rivoluzionario di una nuova presa della Bastiglia.
In nome del popolo, è per Le Pen la chiave per conquistare l’Eliseo e per il suo rivale socialista la più beffarda delle nemesi.
Foto: ilgiornale.it