Non c’è dubbio. Giuseppe Civati (ops Ciwati!) è uno che fa tendenza. All’indomani del voto di sfiducia contro il Ministro Cancellieri, e quindi dopo la sconfitta della sua linea politica che ne chiedeva la cacciata e dopo le critiche piovute addosso al PD, Pippo Civati si è inventato l’hastag auto-ingiurioso. E così, nel giro di poche ore, #insultacivati è diventata l’etichetta italiana di maggior tendenza su Twitter. Non solo. Oltre ad essere stato inserito tra i Trendings Topics (TT) – quelli che per intenderci sul pc appaiono sulla sinistra della vostra pagina di Twitter – l’hashtag #insultacivati ha permesso al candidato alla segreteria del PD – che l’8 dicembre sfiderà Gianni Cuperlo e Matteo Renzi – di avviare una bella discussione con i suoi follower, simpatizzanti ed elettori. Poi è arrivata addirittura la sfida, lanciata dal suo blog, quando ha promesso a tutti una risposta tra le 13 e le 15. Tanti apprezzamenti (“stima”, “trovata geniale”, “fa mea culpa a differenza di tutti gli altri”, “è metterci la faccia”), e anche qualche stilettata (“iniziativa vittimistica”, “si è già insultato da solo calando le braghe al PD”). Ma alla fine Pippo (o Giuseppe) Civati (o Ciwati) la sua sfida l’ha vinta. Chiacchierato, taggato e hashtaggato. E poi, a dispetto della diffidenza di qualcuno, Civati ha mantenuto la promessa, rispondendo dalle 13 alle 15 ad una grande quantità di tweet e interagendo con tutti i profili. Tanta roba, insomma. Soprattutto a dispetto del silenzio di @matteorenzi e dell’unico e solo post di @giannicuperlo sulla vicenda #Cancellieri.