Chattando con un amico hai ricevuto un messaggio da WhatsApp che ti avvisa che “i messaggi sono ora protetti con la crittografia end-to-end”? Ebbene, si tratta di una importante novità introdotta dal servizio di messaggistica di proprietà di Facebook e che ad inizio anno ha raggiunto il miliardo di utenti attivi. La più importante da quando è stato annunciato che WhatsApp sarebbe stato gratuito.
Ma cosa succederà adesso al nostro WhatsApp?
Dal blog di WhatsApp spiegano che la decisione di criptare i messaggi nasce dall’idea di far sì che tutte le nostre conversazioni non possano essere lette da altri. Stop a cybercriminali, hackers e regimi dittatoriali, spiegano da WhatsApp. Nessuno, si legge sul blog, potrà sbirciare i nostri messaggi. Neanche gli ingegneri di WhatsApp.
La novità è inserita nell’ultimo aggiornamento dell’app e gli utenti non dovranno fare nulla per attivare la nuova funzionalità.
Perché questa decisione di WhatsApp?
“E perché adesso?”, verrebbe da chiedersi. In tanti si stanno ponendo questa domanda dopo la decisione annunciata ieri da Jan Koum e poi spiegata in un lungo articolo sul blog del servizio di chat. Di sicuro si tratta di una risposta al sistema – simile – utilizzato da Telegram, agguerrito concorrente di WhatsApp.
Nell’articolo del blog si parla della volontà di voler garantire a tutti gli utenti libertà di parola, o di chat in questo caso. Ma si fa anche riferimento alla difesa di questo diritto dai regimi “oppressivi”. Ed allora viene naturale chiedersi se ci sia un collegamento tra il tempismo con il quale è stata presentata la nuova release e la battaglia in corso tra Apple e Fbi.
Tu cosa ne pensi?