Considerazioni sul rebrand Ubisoft

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La ormai nota software house francese, da poche ore ha annunciato la sua nuova identità.
Un rebrand che sembra affacciarsi ad uno stile moderno, monocromatico e minimalista.
Un passo importante per la società videoludica, famosa per i noti videogiochi come “Assassin’s Creed“, “Far Cry“, “Prince of Persia” e tanti altri titoli che hanno segnato intere generazioni.

Ma cosa è cambiato con l’attuale marchio rispetto al precedente?

Sicuramente possiamo notare la perdita del colore, l’abbandono del font extended con uno sans serif più compatto e regolare, nel testo, la lettera “O” ha un taglio laterale, che dovrebbe donare quel tocco di unicità e differenziarsi dalla concorrenza, fino allo stile del pittogramma stesso, ridisegnato con un outline aggressiva e marcata.

Valutazioni personali

Trovo il segno disarmonico e poco caratteristico, con una cura dei dettagli lasciata quasi al caso, uno spessore del marchio eccessivo e poco proporzionato al testo, insomma, posso dire, che come rebrand è stato fatto un passo indietro.

Spero di sbagliarmi con il passare dei giorni e che Ubisoft sorprenda tutti con delle applicazioni da capogiro.

Il mondo della grafica sta cambiando e i colossi del mercato stanno mano a mano avanzando tutti nella stessa direzione con segni flat, font moderni, geometrie e monocromie.
Ma la soluzione, a mio modestissimo parere, era più vicina di quanto quelli della Ubisoft pensavano:
A “casa” loro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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