Matteo Salvini, giovedì 18 giugno 2015, ha postato sulla sua bacheca Facebook una foto in cui mostrava che stava donando il sangue per conto dell’AVIS. Un gesto nobile ma ha scatenato infinite polemiche dividendo i commenti – grosso modo – in due fazioni.
La prima fazione sostiene che è un bel gesto ed è opportuno che lo dica pubblicamente mentre l’altra afferma che gesti così vanno fatti in maniera privata senza sbandierarlo ai quattro venti. Dov’è la verità? Qual è il confine della campagna elettorale? Beh, la risposta è da ricercarsi nella sensibilità di ognuno di noi.
Già in passato abbiamo assistito a foto private rese pubbliche per vantaggi personali e Salvini non sarà certo l’ultimo. Se grazie alla sua foto il segretario della Lega Nord è riuscito a sensibilizzare qualcuno più titubante bene ha fatto: però sfruttare il tutto per prendere qualche voto, se non è deprecabile è quantomeno discutibile. Ma è molto soggettivo. Forse troppo.