Accordo Renzi-Forza Italia: quando la politica è guidata dai sondaggi

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Inutile girarci intorno. Se si vuol studiare comunicazione politica, bisogna analizzare Forza Italia. Che, M5S a parte, è sempre un passo avanti. Come per esempio sta succedendo con l’accordo tra Renzi e Berlusconi.

Silvio Berlusconi fonte foto: Wikipedia - flickr.com alessio85
Silvio Berlusconi fonte foto: Wikipedia – flickr.com alessio85

 

Dopo l’incontro tra i due, dove il premier aveva parlato di “profonda sintonia“, Forza Italia rispose dichiarando di voler fare “opposizione responsabile” pensando che avrebbe comunque usufruito di un appoggio del suo elettorato. Ma in tempi di sfiducia nella politica, sostenere, seppur dall’esterno, un governo può penalizzare in termini di voti. Così, resosi conto che Renzi sta “rosicchiando” l’elettorato di Forza Italia, Berlusconi cambia strategia. In che modo? Permette a Brunetta di attaccare frontalmente il premier minacciando di far saltare le riforme se l’Italicum non dovesse essere approvato entro marzo. Il motivo di tale cambiamento? Il picco  di Forza Italia che nei sondaggi si ritrova ad essere terzo partito. Senza dimenticare che, comunque, può “replicare” ciò che fece con Monti: essere di lotta e di governo. Per accontentare l’elettorato renziano e quello anti-governativo.

 

In ogni caso, ancora una volta, i sondaggi guidano l’azione politica: giusto o sbagliato che sia.

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