Elezioni 2016: Lettieri e de Magistris, analisi della campagna elettorale su Facebook

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Premessa: Così come abbiamo specificato per i nostri approfondimenti passati in occasione delle elezioni Primarie del PD e Regionali in Campania nel 2015 sulla campagna elettorale via Facebook di De Luca e Cozzolino e sullo stesso De Luca contro Caldoro, anche in questa nostra analisi NON ci sarà alcuna valutazione di tipo politico. Tutto ciò che concerne le opinioni di chi scrive, riguarda solo ed esclusivamente l’aspetto comunicativo.

Gianni Lettieri PRIMA dell’apertura della campagna elettorale

Sia Gianni Lettieri che Luigi de Magistris hanno cominciato ufficialmente la propria campagna elettorale sabato 30 aprile 2016 con una diretta LIVE su Facebook. Il candidato di centro-destra, però, in realtà ha iniziato molto prima di questa data e, proprio per questo, merita un approfondimento a parte. Almeno nel periodo tra il primo aprile e il 29 dello stesso mese (a parte piccoli excursus necessari).

Partiamo subito da una constatazione: la campagna elettorale di Lettieri su Facebook è stata molto influenzata da ciò che è successo offline. Analizziamo punto per punto per poi terminare questo excursus con argomenti più tecnici.

Pagina Facebook di Gianni Lettieri: gli aspetti politici

post di Lettieri sui cartelloni pubblicitariManifesti elettorali: È praticamente impossibile non cominciare con i manifesti elettorali. Quelli che hanno creato numerose polemiche tanto che il portale identitainsorgenti.com ha parlato di “Sputtanapoli”. Abbiamo menzionato proprio identitainsorgenti.com perché Tiberio Brunetti, direttore responsabile della testata primanapoli.it (vicinissima a Gianni Lettieri), ha risposto con un articolo ad hoc, ricevendo – a sua volta – la controrisposta di Lucilla Parlato, direttore responsabile proprio di identitainsorgenti.com. Tutto qua? Certo che no. Fabio Bergamo, dell’agenzia di marketing a EssereQui, si è divertito a deridere i cartelli elettorali presenti in città (potete vedere tutti i manifesti photoshoppati qui). Ovviamente, compresi quelli di Gianni Lettieri che ha prontamente risposto in un post dell’11 aprile definendo – chi deride i suoi cartelloni pubblicitari – burlone. Probabilmente su consiglio del suo staff, però, Lettieri ha rilanciato con la sua campagna “STAVOTA LETTIERI”. Nulla di strano, sembrerebbe di primo acchito, visto che si rifà al fatto che stavolta (senza la “l” tra la “O” e la “T”) i napoletani dovrebbero votare l’imprenditore. Ma chi è napoletano sa benissimo che basta sostituire una lettera di quello slogan per offendere il candidato di centro-destra. Fabio Bergamo, in un post del 20 aprile dimostra di non voler cadere nel tranello e, anzi, scrive testualmente che “sembra quasi che aspettino il pollo che ci faccia un fotomontaggio offensivo, sostituendo la “V” con un’altra consonante, diventi virale, venga rilanciato dal candidato che lamenta di ricevere offese fuori luogo, condito magari da una querela all’autore o a uno preso a caso che lo ha condiviso. Gli farebbe una grande pubblicità gratuita e si farebbe pagare pure i danni (avviso ai politici che si affidano al “cugggino”: avete capito la differenza con una persona che studia/lavora nella comunicazione ed è un professionista? Quanti di loro sarebbero caduti nel tranello)? P.S. Davvero Gianni Lettieri credeva che un esperto del settore come Fabio Bergamo sarebbe potuto cadere in questo tranello? Chi scrive si complimenta con Fabio Bergamo. Già il 18 marzo, Lettieri rispose con un video (utilizzando l’hashtag #ApriGliOcchiNapoli) dicendo di essere arrabbiato e che aveva raccontato soltanto la verità. Stessa tesi che aveva sostenuto il 16 marzo alla trasmissione “La Radiazza” raccogliendo il suo intervento in un video.

Referendum del 17 aprile: Interessante, al di là delle intenzioni di voto dell’imprenditore (ha annunciato di voler votare “SÌ”), il post di Lettieri sul referendum del 17 aprile. Nel post ha attaccato l’amministrazione utilizzando una tematica importante – come quella per l’ambiente – per fini elettorali. Lettieri ha, infatti, scritto, fra le altre cose, “dobbiamo tutelare le splendide coste della nostra penisola ed il patrimonio paesaggistico che abbiamo, a partire dal litorale napoletano che è stato lasciato al degrado, senza nessuna politica per la sua valorizzazione“. Giusto? Sbagliato? È in campagna elettorale, ci può stare.

Lettieri in palestraAzioni di vita quotidiana: Lettieri, fin dalla sua candidatura, ha sempre sostenuto di essere un candidato “civico. E con civico non si intende solo – almeno teoricamente – estraneo ai partiti, ma anche essere un cittadino come gli altri. Come si raggiunge questo scopo? Semplice, nel modo più banale possibile. Facendosi fotografare durante le sue azioni quotidiane, come il 12 aprile durante un esercizio in palestra. Oppure commentare le partite del Napoli, come il 10 aprile in occasione della vittoria della squadra di Sarri contro il Verona. Non mancano le foto della famiglia, come il 17 aprile (domenica, giorno del referendum). Infine, l’8 aprile pubblica una foto con alcuni componenti del suo staff in cui ha condiviso un articolo su ilvelino.it in cui è “emerso che Gianni Lettieri è tra i candidati, colui che gestisce meglio i canali social“.

Pagina Facebook di Gianni Lettieri: gli aspetti tecnici

Facebook Mentions: Nonostante i quasi 60 anni di età (è del 1956), Gianni Lettieri vuole essere il candidato per i giovani. E quale miglior mezzo di Facebook per far credere di esserlo? Lettieri è il primo candidato nella corsa a Sindaco di Napoli ad usare l’applicazione che permette di fare video in diretta su Facebook. Lettieri non si limita ad usarlo in maniera effimera e dimostrativa ma cerca di instaurare un rapporto diretto con i “fan” che possono scrivergli le domande e lui risponde (qui, qui e qui potrete vederne tre). Per personalizzare il tutto, eventi di questo tipo sono stati chiamati “Lettieri risponde”.

I numeri: Lettieri, il primo maggio 2016 (giorno in cui è stato scritto questa parte di approfondimento) ha oltre 31mila “fan” con una crescita dell’ultimo mese pari a 9.91%. L’engagement è pari al 5,5% (4243 “talking about”) e di solito pubblica tre post al giorno: uno la mattina, uno il pomeriggio ed un altro la sera secondo uno schema ben definito, a meno che non succeda qualcosa di eclatante. A lui piacciono 4 pagine (tre di pagine collegate a lui e una di Atitech). Per quanto riguarda la tipologia dei suoi post,  il 54.2% riguarda foto, 16.7% video e il 25% post semplici raggiungendo una media di 488 interazioni “visibili” (cioè like, commenti e condivisioni). Inoltre, nessuno può scrivere sulla bacheca: in questo modo, qualsiasi critica si perde nei meandri dei commenti, facendo persino crescere il numero di questi ultimi. I post che hanno generato più engagement sono stati due post del 28 aprile: questo e questo.

frame del video di LettieriVideo: Lettieri ha investito, probabilmente, molto anche in esperti di montaggio e riprese. Alcuni suoi video, infatti, non sono amatoriali ma, anzi, sono ben mixati tra musica ad hoc, i suoi slogan e le immagini di sottofondo. Un esempio potrebbe essere il video del 7 aprile, quando si è recato nella palestra Star Judo Club di Scampia. Il video è partito con la canzone Eye of the Tiger, scritta da Jim Peterik e Frankie Sullivan della rock band statunitense Survivor. La canzone è stata la colonna sonora di Rocky III. Più che una campagna elettorale, è un duello. Interessante anche il video del 5 aprile che comincia con la canzone di Elisa “No Hero” per poi seguire una dichiarazione ironica di Lettieri:”Sono le 6 meno dieci e a Napoli tutto a posto“, prima di mostrare l’immondizia per strada e fare un giro in città. Ovviamente, i video sono caricati direttamente su Facebook per aumentarne la visibilità.

Hashtag: L’unico hashtag degno di nota è stato #StavotaLettieri, utilizzato grosso dal 24 aprile al 27 aprile. Hashtag messo nel dimenticatoio subito dopo, ufficializzazione dell’apertura della campagna elettorale a parte, per poi ripescarlo…

Finita questa piccola premessa, possiamo paragonare le due pagine dal primo maggio al 31 maggio.

La pagina Facebook di de Magistris e Lettieri a confronto

Commenti: Una nota di merito per entrambi ma in aggiunta, per Lettieri, una nota di demerito. La nota di merito è che entrambi rispondono ai commenti. A dire il vero, però, Gianni Lettieri risponde molto di più ai commenti rispetto a de Magistris. Anzi, l’imprenditore pare voglia un rapporto diretto con chi commenta la sua pagina. Curiosamente, però, lo staff dell’ex pm risponde molto di più ai commenti di una dell sue pagine satellite: “Luigi de Magistris – Sindaco per Napoli. In ogni caso, però, è già qualcosa che entrambi rispondano. De Magistris, però, è molto più trasparente: quando risponde il suo staff, c’è scritto chiaramente “[staff] (come in questo caso). Nella pagina di Lettieri, invece, non c’è scritto nulla: ciò fa credere che sia lui stesso a rispondere ai messaggi quando si sa benissimo che, chi si candida a sindaco nelle grandi città, ha praticamente pochissimo tempo a disposizione per rispondere ai commenti ed essere così presente. Poi, per carità, ci possiamo pure sbagliare e sia lui stesso a scrivere ma non possiamo metterci la mano sul fuoco. Anche perché è egli stesso che, in questo post del 9 maggio, risponde ad un commento di Raffaele Arena scrivendoRaffaele io sono sempre in giro“. Inoltre, posta spesso la propria mail nei commenti scrivendo che lo staff provvederà a contattare chi lo desidera. Nulla di male, anzi. Fortuna che c’è un candidato che investe in comunicazione in maniera seria prendendo professionisti del mestiere. Basterebbe dirlo. C’è da dire, infine, che Lettieri clicca molto spesso “mi piace” ai commenti che lo elogiano.

La famiglia: Gianni Lettieri mostra qualche volta la propria famiglia per far capire come sia un candidato cittadino (come qui ed il 17 aprile, ad esempio). De Magistris, invece, tiene lontani i familiari, moglie compresa. Forse perché il fratello è stato spesso al centro di polemiche sulla sua collaborazione con il Comune di Napoli. Ci sono diverse correnti di pensiero sull’opportunità di mostrare o meno i parenti più stretti: dipende da caso per caso.

Il calcio: Non mancano nella pagina di Lettieri i riferimenti al calcio (ad esempio qui). Si sa, a Napoli si vince anche parlando di calcio e il candidato prima, il 2 maggio, segue il trend del Leicester Campione d’Inghilterra e poi commemora il 10 maggio la vittoria dello Scudetto del Napoli di Maradona. Inoltre, si è anche dichiarato tifoso del Napoli. Seguire lo sport per avere voti o il classico panem et circens di qualche millennio fa non è una colpa.

commento de magistris - lettieri sul calcio
Commento di De Magistris contro Lettieri sul calcio

Lo si è fatto, lo si fa e lo si farà. A proposito di calcio, è arrivato immancabile il post di Lettieri su Higuain dopo la tripletta contro il Frosinone. Per l’occasione, anche de Magistris ha scritto un post sul calcio sempre sullo stesso argomento. Ironia della sorte, proprio nei giorni in cui il Napoli si è qualificato matematicamente per la Champions League diretta, è scattata una polemica poiché alcune persone con uno dei loghi della campagna di Lettieri stampata sulla maglietta (o, quantomeno, molto simile) hanno imbrattato la città attaccando dei manifesti (Ivan Trocchia, un candidato nella coalizione di de Magistris, in un post su Facebook ha sostenuto di essere stato anche aggredito da queste persone) in cui si accusa il Sindaco di essere interista. In un paese normale non ci sarebbe nulla di male ma de Magistris si è dovuto difendere anche dal suo tifo in questo post. Secca è arrivata la replica di Lettieri sabato 14 maggio a firma dello staff (praticamente l’unica – o una delle pochissime volte – in cui si firma “[STAFF]” – in cui c’è scritto “provvediamo noi a querelare lui (Luigi de Magistris, nda)”. Fermo restando che, essendo a firma dello staff, resta da capire se querelerà lui in prima persona o saranno i suoi collaboratori a far partire la querela. In ogni caso, comunque, in una risposta a dei commenti arrivati al post ha scritto: “Io non li ho mai autorizzati, Rosa, così come non li hanno autorizzati i miei collaboratori (riferendosi a chi imbratta la città, nda)”.

La Valente “dimenticata”: Sia Lettieri che de Magistris – dati per favoriti  – non menzionano quasi mai la candidata del PD. Anzi, di più: Lettieri attacca molte volte Luigi de Magistris (ad esempio qui e qui, dove ha scritto testualmente che “de Magistris ha mantenuto in questi anni un registro populista e dannoso per Napoli e i suoi interessi“) mentre l’ex parlamentare europeo non fa praticamente mai (o quasi) il suo nome e, anzi, attacca Renzi (a parte menzionarla nel video del 10 maggio 2015). I motivi? Potrebbero essere diversi: in primis che lo staff del vincitore alle elezioni del 2011 pensa che chi vota Lettieri difficilmente cambi idea e nominare la Valente potrebbe solo offrirle notorietà (chi è indietro dei sondaggi ha tutto il vantaggio ad essere menzionata). Attaccare Renzi, invece, potrebbe voler dire attaccare lo Stato centrale e far uscire fuori quel sentimento napoletano che in questi ultimi anni è più vivo che mai. Per quanto riguarda Lettieri, invece, se per la Valente il motivo potrebbe essere lo stesso di de Magistris, l’attacco frontale a quest’ultimo potrebbe voler dire un segnale di discontinuità alla gestione del Comune di Napoli fino ad ora. E, chi non è contento del Sindaco, – almeno secondo le prospettive di Lettieri – deve votare l’imprenditore e non la Valente. Non deve ingannare il video del 13 maggio in cui Lettieri dà i pasticcini ai volontari dello staff della Valente (sarebbe meglio che la solidarietà e le azioni carine e cortesi siano quantomeno fatte con riservatezza, altrimenti si potrebbe sempre generare il dubbio che sia fatto soltanto in favore di telecamere): è soltanto un attacco a de Magistris.

Video: Così come è stato attaccato Lettieri in questo approfondimento sul fatto di aver speculato sull’aggressione ricevuto dai volontari della Valente, così devono scattare i complimenti per il suo video del 10 maggio in cui ha ammonito tutti i candidati – compresi quelli delle sue liste – a non attaccare manifesti abusivi. Ha fatto benissimo. Del resto, chi predica la legalità e poi attacca manifesti abusivi cade un po’ in controsenso…bravo Lettieri.

Screen shot del video di Lettieri contro i manifesti abusivi
Screen shot del video di Lettieri contro i manifesti abusivi

Tornando agli aspetti comunicativi, da notare come Lettieri usi molto i video (come questo e questo) – con di solito una voce finale ad ogni video che dice “Ma è la mia città” con il logo di una delle sue liste – , anche registrando spezzoni di trasmissioni a cui partecipa (come qui e qui) mentre de Magistris li usa pochissimo, a parte in rarissimi casi come per commentare le sue parole contro Renzi in un comizio, in un evento di sabato 21 maggio 2016 o in occasione di un appello al voto di martedì 17 maggio. Strano, considerando che la visibilità dei video è notevolmente maggiore rispetto alle foto (aspetto che, evidentemente, lo staff di Lettieri conosce. Segno che c’è una squadra ad hoc alle spalle riguardante la comunicazione). Anzi, in un caso (questo), addirittura il team di de Magistris posta il video nei commenti. Nella pagina “Luigi de Magistris – Sindaco per Napoli”, invece, i video vengono pubblicati abbastanza di frequente come qui e qui. Chissà quale è il motivo…A proposito di video, la prima diretta su Facebook di Lettieri nel mese di maggio risale a giovedì 19 maggio (e si tratta di una conferenza stampa live)

Post: Nei post fra i due candidati c’è una differenza abissale. De Magistris non pubblica MAI post senza foto o, comunque, senza un contenuto multimedialeLettieri, invece, spesso pubblica anche post “secchi”, soltanto scritti (come qui, qui e qui). Lettieri, quindi, alterna video, foto e post soltanto scritti. De Magistris, invece, opta per una strada che esclude i post senza foto. Un’altra caratteristica è la tipologia dei post: Lettieri attacca spessissimo de Magistris, mentre l’ex pm si concentra su dove si trova proseguendo la linea del Sindaco di Strada facendo un post su tutti i luoghi che visita. All’inizio usava come hashtag iniziale i posti che visitava (come qui e qui) ma a partire da questo post – tranne in questo dove gli hashtag sono alla finetoglie gli hashtag. Sarebbe bello anche qui capire il perché. Forse il motivo è da ricercarsi che gli hashtag su Facebook non funzionano tantissimo. Ciò, ovviamente, non vuol dire che Lettieri non racconti la sua giornata e le sue visite (come in questo caso) ma è molto più concentrato sugli attacchi da fare al Sindaco di Napoli. Per quanto riguarda gli hashtag, con questo post riprende il leitmotiv #StavotaLettieri che è assente nei post dove inserisce i link (come in questo caso) e i video, come qui  e qui (video di martedì 17 maggio 2016).

Curiosità: Diverse sono le curiosità dei due candidati. Partiamo da Lettieri: anche quando viene intervistato dai quotidiani, non mancano i click ai siti web “satellite” come giannilettieri.it, stavota.it presentato con un post di giovedì 26 maggio e primanapoli.it, come è successo in un post di lunedì 23 maggio dove rimanda ad un pezzo di giannilettieri.it per poi rimandare a sua volta ad un link: solo da lì è possibile leggere l’intervista. Stessa cosa per un post di giovedì 26 maggio. È per far conoscere il sito? È per far aumentare il traffico? Non si sa e sarebbe interessante saperlo. Belle, invece, le grafiche che posta Lettieri con sue citazioni: non a caso, generano tantissime condivisioni rispetto alla media dei suoi post (che vedremo più avanti). Un esempio è il post del 5 maggio oppure la grafica del 12 maggio che riprende, a sua volta, un post della mattina. Interessanti, infine, i post con il leitmotiv “Il mio impegno per ‪[zona di Napoli con l’hashtag]” che chiudono sempre con “Strada per strada, quartiere per quartiere: insieme possiamo fare GRANDE NAPOLI! #‎StaVotaLettieri‬” accompagnate da due foto (Ecco i post con le zone: #Soccavo, #Vomero, #Poggioreale, #Pianura, #Bagnoli, #Secondigliano, #SanFerdinando, #SanLorenzo, #Ponticelli, #Mercato, #Arenella, #Vicaria, #Stella, #Posillipo, #Gianturco – in realtà qui l’hashtag è “Gianturco-Zona Industriale” ma l’hashtag non accetta il trattino -, #Porto, #Scampia, #Pendino, #SanGiuseppe, #Avvocata, #Montecalvario, #Barra, #SanGiovanni, #Chiaiano, #Piscinola, #Marianella, #SanPietroaPatierno, #Miano). Piccola curiosità: questo post del 29 maggio 2016 ha un rimando al sito primanapoli.it che rimanda a sua volta ad una sua intervista a “Il Roma”. Peccato che sia un 404…

Sponsorizzazione pagina Luigi de Magistris sindaco per napoli
Sponsorizzazione pagina Luigi de Magistris sindaco per napoli

Per quanto riguarda de Magistris, invece, alcune cose le abbiamo già scritte (come ad esempio i pochissimi video, il cambio di idea sugli hashtag relativi ai posti etc… etc…) ma un altro aspetto balza agli occhi: a parte le pagine satellite come “Luigi de Magistris – Sindaco per Napoli”, sulla sua pagina ufficiale non effettua sponsorizzazioni. Inoltre, non c’è nessun hashtag che simboleggi la sua campagna elettorale, a differenza di Lettieri. Una scelta inusuale a cui ci piacerebbe avere una risposta. Strano, molto strano. O non si è trovato l’hashtag giusto oppure si è optato proprio volutamente su questo versante per distinguersi. Chissà il motivo qual è. Infine, due piccole chicche: questo post ha ottenuto oltre 100 condivisioni ma, in particolare, lo staff dell’ex esponente dell’Italia dei Valori ha commentato un utente su Facebook che lo aveva condiviso (non possiamo mettere il link per ovvi motivi di privacy) ringraziando per le belle parole. Insomma, davvero una cosa particolare. La seconda è che in questo post del primo giugno 2016 sui turisti, Luigi de Magistris (o, meglio, il suo staff) ha risposto come non aveva mai fatto fino a quel momento.

Gli aspetti tecnici: Veniamo, infine, agli aspetti tecnici. Partiamo con Gianni Lettieri poiché per Luigi de Magistris c’è un discorso da fare un po’ particolare. Nel momento in cui si scrive questo paragrafo, Lettieri ha 37.109 “like” (mercoledì 1 giugno alle ore 15:41) con una crescita percentuale nel mese da noi indicato del 18,06%. Un ottimo lavoro, insomma, che ha portato la pagina – secondo un tool che ha utilizzato chi scrive – ad avere un punteggio di 79 su 100. I “talking about” sono pari a 10.952 con un engagement del 29,51%. Come abbiamo già scritto in precedenza. Lo staff di Lettieri alterna foto, video e post semplici con un 66,7% di post con foto, 25% di video e 4,2% di post “semplici”. Lettieri, sulla sua pagina, pubblica davvero tanto con una media di 10.11 post al giorno ottenendo mediamente 458 interazioni “visibili” (cioè “mi piace”, commenti e condivisioni) e i suoi post, in genere, sono lunghi tra i 100 e i 500 caratteri. Attraverso un altro tool, invece, è stato verificato quali siano stati i suoi post con più successo: quello con foto è stato questo del 26 maggio, quello video è stato questo del 24 maggio in occasione del primo confronto in RAI con gli altri sindaci e il post “semplice” con più engagement è stato questo del 14 maggio.

Interazioni dal 1 al 31 maggio di de Magistris e Lettieri
Interazioni dal 1 al 31 maggio di de Magistris e Lettieri

Per de Magistris c’è la questione della doppia pagina: “Luigi de Magistris – Sindaco per Napoli” ha un engagement migliore rispetto a quella ufficiale (il 51,28% di engagement contro il 3,23%). Noi, però, abbiamo analizzato quella ufficiale di de Magistris e, qui, comunque, grazie ad alcuni post che hanno letteralmente “scassato” (cit. de Magistris) nel totale ha avuto un engagement maggiore rispetto alla pagina di Lettieri: 105mila circa contro 89mila. Certo, il numero dei fan (356.428) aiuta moltissimo. De Magistris, inoltre, pubblica mediamente di meno rispetto al suo competitor: circa 7,63 post al giorno e ha un punteggio che è solo 60: 19 in meno di Lettieri. Il 95,8% dei post sono con foto (come abbiamo potuto notare precedentemente) e i suoi fan sono cresciuti dell’1% circa nell’ultimo mese con 11.530 “talking about” (530 engagement visibili di media). Il suo post con foto che ha avuto più engagement è stato quello su Higuain del 15 maggio mentre il videoappello del 17 maggio è stato il video con più interazioni “visibili”. Resta da considerare, però, per tutti i numeri elencati che lo staff di Lettieri ha investito moltissimo in sponsorizzazioni.

Valutazioni personali: Veniamo alle considerazioni finali. La parte finale di questo approfondimento. Cominciamo da Lettieri perché su de Magistris c’è un discorso a parte da fare. Come abbiamo già detto, la campagna elettorale su Facebook di Lettieri è stata fortemente influenzata dall’offline seguendo, però, dei leitmotiv che andavano bene qualche anno fa e non ora. L’imprenditore che scende in politica per salvare la città, ad esempio, non “tira” più. Quei tempi sono passati. Così come il “bene o male basta che se ne parli”: no, non è più così. Non conta più il quanto se ne parla (o, meglio, non ha la stessa importanza come in passato) ma è fondamentale il COME se ne parli. Siamo sicuri che i manifesti elettorali di qualche settimana fa abbiano davvero giovato a Lettieri? Infine: va bene che i partiti politici sono al minimo storico, va bene che Forza Italia non è più un traino come tanti anni fa, ma perché insistere sul candidato “civico” quando ci sono esponenti politici di assoluto rilievo come Mara Carfagna (capolista per Forza Italia), Gianluca Cantalamessa e Marco Nonno (nel 2011 il più votato dagli elettori a Napoli)? Sugli aspetti tecnici della comunicazione via Facebook, poco da dire: ottima alternanza tra dirette, video, post “semplici” e con foto ben coordinati con la comunicazione offline e sempre sul pezzo. Si vede, come dicevamo prima e come ha sostenuto Lettieri in più di una occasione, che c’è uno staff dedicato proprio a questo. Forse è stato postato troppo, ma è un giudizio facilmente opinabile e soggettivo. Diciamo che dal punto di vista tecnico non gli si può imputare nulla. Dopo i troppi attacchi a de Magistris (anche se lui dice che non è vero), inoltre, lo staff di Lettieri ha capito in un secondo momento che doveva concentrarsi sulle cose che vuol fare per la città. Infine, c’è un aspetto da tenere in considerazione: Lettieri è meno carismatico di de Magistris.

La media dell'engagement tra Lettieri e de Magistris
La media dell’engagement tra Lettieri e de Magistris

Non tira, non riesce a trainare la folla. Basti pensare ai dati delle comunali di Napoli: le liste di Lettieri hanno preso il 24,57%: Lettieri il 24,08% mentre le liste di de Magistris hanno preso il 39,57% mentre il vincitore del primo il 42,61%. Fonte corriere.it Per de Magistris, invece, come dicevamo, c’è un discorso diverso da fare: è come se avesse due pagine. Una istituzionale, cioè quella ufficiale, e l’altra dove fa una vera e propria campagna elettorale. Nella prima lui mostra dove è e a quali appuntamenti partecipa. Nella seconda, invece, posta video, annuncia progetti, dà spiegazioni. Insomma, la classica pagina elettorale. Punta molto sui suoi cavalli di battaglia (onestà, mani libere etc… etc…) ed è molto attento a non inimicarsi il M5S: anzi, lo difende postando, in un commento a questo post, ciò che lo accomuna al movimento di Grillo. Sarebbe interessante capire il perché della scelta di usare le due pagine in maniera così diversa. Anche l’engagement ne risente di ciò poiché un conto è postare foto e un altro è fare attacchi molto più diretti. Probabilmente la spiegazione è da ricercare nel fatto che, comunque, resta pur sempre il Sindaco della città di Napoli anche in campagna elettorale e, quindi, non può certamente usare il suo ruolo per fare campagna elettorale.

Chiudiamo questo approfondimento con un “in bocca al lupo” al Sindaco di Napoli, chiunque esso sia.

 

Leggi qui anche l’analisi di Domenico Giordano sulla campagna elettorale di Gianni Lettieri.

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