L’hanno bocciata, commessa?

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Sfogarsi, attaccare, ridicolizzare. Forse se sei un politico, magari di livello nazionale, e magari ricopri o hai ricoperto incarichi governativi, non è questo il modo migliore per utilizzare un social network come Twitter. Ma forse, di questo principio più di buon senso che di comunicazione politica, Maurizio Gasparri non ne ha tenuto conto quando non è riuscito dal trattenersi dall’attaccare la giornalista Giulia Innocenzi, rea di esser stata bocciata all’esame per giornalista professionista. Il fatto. Giulia Innocenzi, giovane giornalista nota ai più perché frequentatrice assidua, nonché collaboratrice, della trasmissione di Michele Santoro “Sevizio Pubblico”, ha sostenuto lo scorso 15 ottobre l’esame di abilitazione alla professione giornalistica. E se per qualcuno l’esito poteva sembrare scontato, nel nostro caso specifico non lo è stato. E la povera Innocenzi, nonostante l’esperienza sul campo, è stata bocciata. Gasparri, che evidentemente qualche sassolino nella scarpa doveva averlo, non ha esitato e, come la notizia è stata diffusa dai media, ha twittato sulla bacheca della Innocenzi: “@giuliainnocenzi Ma l’hanno bocciata? Così umile, con quei maestri, una velina rossa come lei. Un genio. Non ci posso credere. Commessa?”. Al di là dell’errore di battitura (commossa?), il tweet di Gasparri, che oltre ad essere parlamentare è anche giornalista, ha scatenato non poche reazioni, che con gradazioni che vanno dall’ironico al furioso, hanno difeso la giovane giornalista, e ricordato le proverbiali gaffe dell’ex Ministro delle Comunicazioni (per intenderci quello che ha gestito il passaggio al digitale terrestre). Commenti che vanno dal “ah beh, detto da uno che a malapena ha fatto la maturità…”, al “su dotto’ non ci ricordi ogni giorno che lei è ancora un parlamentare. Già stiamo in depressione per la crisi”. Ma la risposta più divertente, probabilmente, l’ha scritta lo stesso parlamentare, quando, dopo aver scatenato un putiferio con il suo tweet, ha risposto ad un utente minacciandolo “Usa pessimi linguaggi, segnalata a polizia comunicazioni, minaccia da hacker”. Bene. Bravo. Bis. Perché se è vero che i social network dovrebbero aiutare un politico a veicolare il suo messaggio, e ovviamente, ad aumentare il numero di proseliti, allora non possiamo che chiudere con un interrogativo: il tweet sulla Innocenzi avrà aiutato Gasparri? Ai blogger ed ai lettori l’ardua sentenza.

 

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